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Dubbi sui pizzini tra Messina Denaro e l'ex sindaco Vaccarino: in campo una criminalista

La moglie dell'ex sindaco di Castelvetrano Tonino Vaccarino, deceduto a maggio 2021, si è affidata alla criminalista Katia Sartori per fugare ogni dubbio a proposito della famosa corrispondenza epistolare che il marito ebbe con l'allora latitante Matteo Messina Denaro. Vaccarino era stato assoldato dai servizi segreti per stanare il latitante. Katia Sartori, esperta in scienze forensi e criminologia investigativa, è nota per essersi occupata anche della riapertura dell’inchiesta sulla strana morte del maresciallo Antonino Lombardo.

Vaccarino e Messina Denaro si firmavano rispettivamente “Svetonio” e “Alessio”. La vicenda dell’ex sindaco di Castelvetrano Antonio Vaccarino che, per conto del Sisde, era entrato in contatto con Matteo Messina Denaro “nel tempo ha dato adito a più illazioni e congetture – dicono gli avvocati Baldassare Lauria e Giovanna Angelo -. Dopo l’arresto di Provenzano, nel suo covo vennero trovati diversi pizzini di Matteo Messina Denaro, nei quali si faceva riferimento ad Antonio Vaccarino, che proprio a seguito di tale rinvenimento venne inizialmente indagato, fin quando il Sisde, che aveva già comunicato alla Procura di Palermo di avere avviato un’operazione tramite un infiltrato, non intervenne dichiarandone l’identità. Vaccarino venne dunque scagionato dalle accuse che pertanto vennero archiviate”.

Le illazioni e le congetture sull’ex sindaco di Castelvetrano - secondo gli avvocati Lauria e Angelo - riguardano i dubbi che a scrivere a Vaccarino non fosse il latitante. Perplessità avallate anche da una perizia calligrafica che “rappresentando al pubblico una versione dei fatti falsa, adombrando l’immagine dell’allora nostro assistito e l’operato degli ufficiali ai vertici del Sisde”.

I legali non hanno dubbi: il carteggio è autentico. Dopo l’arresto di Messina Denaro e il rinvenimento di “pizzini” conservati dal latitante e da suoi familiari, “la moglie di Vaccarino ha appreso di una prima analisi chiesta a un professionista, stante la quale si evincerebbe che gli scritti inviati a Svetonio (Vaccarino) da Alessio (Matteo Messina Denaro), presentano gli stessi caratteri grafici ed identificativi di quelli inoltrati dal boss a più mafiosi e ai suoi stessi familiari”. Ecco perché la moglie dell’ex sindaco si sarebbe rivolta alla dottoressa Katia Sartori, affermano gli avvocati, in modo che “non si continui ad infangare il nome di Vaccarino, gettando strane e oscure ombre sul suo operato con il Sisde, e si ponga fine a quello che appare come un autentico depistaggio. Una vicenda con troppe stranezze – concludono – “che soltanto una nuova perizia calligrafica con lo studio e la comparazione degli scritti inviati a Vaccarino e altri, potrà chiarire, permettendo una ricostruzione scientifica degli eventi complessi, e per certi versi drammatici, che lo videro protagonista”.

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