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Campobello di Mazara, omicidio Bono: in carcere Parrinello, deve scontare la pena residua

Il feretro di Giacomo Bono, ucciso nel 2008 a Campobello di Mazara

I carabinieri di Alcamo hanno dato esecuzione ad un provvedimento di carcerazione emesso dal tribunale di Monza, nei confronti di Ignazio Parrinello, 56 anni di Castelvetrano, condannato a 18 anni di reclusione per l'omicidio di Giacomo Bono, commesso nel 2008 a Campobello di Mazara. Ad agosto di quell'anno i familiari della vittima ne avevano denunciato la scomparsa, poi le ricerche dei carabinieri avevano permesso di trovare l’auto dell’uomo abbandonata in una zona periferica di Campobello di Mazara e con evidenti tracce di sangue.

Le successive indagini hanno consentito agli investigatori di trovare all’interno di un garage il cadavere dell’uomo, un imbianchino all’epoca cinquantenne, con una vistosa ferita al cranio. L’esame autoptico ha consentito di accertare che l'uomo era stato ucciso con un colpo di pistola alla testa. Le indagini hanno portato all’identificazione del presunto omicida che, per sottrarsi alla cattura, si era dato alla fuga nel Nord Italia. Il coordinamento tra le compagini territoriali dei carabinieri hanno poi permesso di rintracciare l’uomo a Milano, sottoponendolo a fermo di polizia giudiziaria. Le risultanze acquisite dagli investigatori hanno portato alla condanna a 18 anni di reclusione.

Il movente dell’omicidio rimane tuttora ignoto. A poca distanza dal luogo di ritrovamento del cadavere, però, i carabinieri avevano scoperto lo stesso giorno dell’omicidio una piantagione di marijuana, in un terreno riconducibile alla vittima. L'arrestato, già sottoposto alla detenzione domiciliare, dovrà ultimare l’espiazione della pena presso la casa circondariale di Trapani, per un residuo di un anno e un mese.

 

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