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Peschereccio di Mazara soccorre in Grecia un barcone di migranti

La posizione della nave al momento del soccorso

Non ci hanno pensato nemmeno un secondo, non si sono voltati dall’altra parte di fronte a una richiesta di aiuto che giungeva in questo caso dalle autorità greche e così attorno all'una di stanotte il comandante Gioacchino Giacalone a bordo del motopeschereccio “Tista” iscritto al compartimento marittimo di Mazara, si è diretto con i suoi uomini d'equipaggio, nella zona di mare in acque internazionali dove vi era una grossa imbarcazione con a bordo tanti migranti, in evidente stato di difficoltà, a cause delle cattive condizioni meteo marine.

Supportato dall'altro peschereccio della stessa società armatoriale “Enzo Asaro”, il “Tista” ha agganciato il barcone con i migranti e lo ha trainato fin nelle acque territoriali greche perchè a quel punto sarà la guardia costiera di quel Paese a prendersi in carico il gruppo di migranti e metterli in salvo. I due pescherecci mazaresi erano fuori per una battuta di pesca, da 12 giorni e si trovavano in acque internazionali a 30 miglia dalle acque greche.

Stanotte la richiesta di aiuto essendo loro i più vicini all'imbarcazione in pericolo con il carico umano a bordo. Così anche stavolta, lavoratori che sono stati oggetto di attacchi e minacce pesanti dalle motovedette libiche, tunisine, egiziane; lavoratori a rischio della propria incolumità, anche stavolta, hanno dimostrato la loro infinita umanità e non hanno esitato a lasciare la pesca, che per loro rappresenta tutto, pur di essere d'aiuto di altri meno fortunati di loro. Ancora una volta così come è accaduto in questi anni un settore, come quella della pesca di Mazara del Vallo, che vive di grandi disagi, anche a causa dei continui rincari dei prodotti energetici, non ha dimenticato i più elementari principi di umanità.

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