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Fante trapanese scomparso in guerra, il nipote trova la tomba e ottiene il rimpatrio dopo un secolo

Mimmo Fardella, nipote del fante Luigi

Mimmo Fardella la racconta in punta di penna la storia che ha visto alla fine il rimpatrio a Trapani, di nonno Luigi, morto a 26 anni in Germania, durante la Grande Guerra. Una storia che conosce il lieto fine “dopo quasi 50 anni di ricerca ininterrotta” – come sottolinea lo stesso Fardella, conosciutissimo a Trapani per il suo impegno nella Diocesi del capoluogo per anni e anche come scrittore.

Oggi il fante Luigi Fardella, infatti, ha ottenuto il rimpatrio nella sua terra. Accanto a suo figlio.

“Un lungo lavoro di ricerca, durato quasi 50 anni: un lavoro intrapreso prima da mio padre Clemente. Ricordo – scrive Mimmo Fardella - mentre andavo al liceo le lettere battute con la vecchia Olivetti destinate alle ambasciate italiane all’estero. Una ricerca del cuore, per onorare e custodire la memoria di suo padre Luigi morto in Germania all’età di 26 anni durante la prima guerra mondiale”.

E poi prosegue: “Da 25 anni ho preso il suo testimone e grazie alle nuove tecnologie sono riuscito finalmente a realizzazione il suo sogno: trovare la tomba nel cimitero militare italiano a Colonia. Io non credo al caso, l’ispirazione e la determinazione credo abbia a che fare con un’impronta che viene dall’Alto. Non è stato facile. Dopo aver individuato il luogo della sepoltura, ho chiesto l’autorizzazione all’esumazione al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal quale ho ricevuto una risposta garbata ma negativa. Non mi sono perso d’animo riprovando attraverso un sito dedicato ai caduti della Grande Guerra. Ho ricevuto una risposta che ha riacceso la speranza con l’invito a rivolgermi al ministero della Difesa, assumendomi il carico delle spese per il rimpatrio dei resti mortali di mio nonno. I mesi passavano senza nessuna risposta. Un giorno ricevo una chiamata, c’era stato solo un problema tecnico. Tutto si è rimesso in moto”. E adesso il ritorno a Trapani dopo più di un secolo dalla morte, visto che Fardella era morto nel 1918.

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