Sembrano essere arrivate ad una svolta le indagini sull'omicidio di Antonio Titone, il sessantenne ucciso a coltellate nella sua abitazione a Marsala. Ieri sulla vicenda è stata interrogata una coppia, una donna e un uomo. Mentre la donna avrebbe collaborato con gli investigatori confessando, il compagno si sarebbe trincerato dietro un muro di silenzio. Ai due i carabinieri sarebbero arrivati scandagliando le amicizie della vittima e nelle prossime ore potrebbe scattare il provvedimento di fermo per la coppia. La donna, 40 anni, e il marito pluripregiudicato sono stati sentiti per ore ieri pomeriggio. La coppia frequentava la casa della vittima. La donna sarebbe crollata iniziando a collaborare, incalzata dai carabinieri che erano già a conoscenza da tempo che la coppia frequentava la casa di Titone. Le indagini hanno subito puntato sui due e su altri conoscenti. I due sarebbero stati registrati dalle telecamere di videosorveglianza, a confermare i sospetti degli inquirenti, infatti, ci sono alcuni filmati delle telecamere di sicurezza che hanno inquadrato la coppia nella zona dell’omicidio e all’orario presunto della morte. Ancora non si trova però l'arma del delitto. Ieri è stata perquisita una zona di Marsala ma senza risultato. Nelle prossime ore comunque arriveranno le conferme sui due. Un delitto maturato dunque negli ambienti dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti. La pista battuta fin dall'inizio dagli investigatori potrebbe rivelarsi quella giusta.