Un violento nubifragio si è abbattuto ieri pomeriggio a Selinunte. Tanti i disagi per la cittadinanza e, come spesso avviene quando le piogge sono così copiose, l'acqua di fogna si è riversata sulla spiaggia e in mare, in prossimità del muraglione. La furia dell'acqua ha fatto saltare i tombini della strada e il liquido è uscito dalle fogne finendo sulla sabbia. Un problema che si protrae da tanto tempo e al quale non è stata posta una soluzione. Due gli interventi che andrebbero messi in campo nell'immediato: verificare gli allacci abusivi e procedere contestualmente ad un rifacimento della rete idrica. E, lo scorso 22 maggio, era stato posta l'attenzione anche su un altro problema: il depuratore che starebbe sprofondando verso il mare. A lanciare l'allarme il deputato regionale Giampiero Trizzino, a proposito dell’impianto di Marinella di Selinunte, il giorno dopo il sopralluogo insieme al sindaco, Enzo Alfano e ai tecnici del Comune. “Un depuratore di acque reflue che sta letteralmente sprofondando verso il mare, a meno di 50 metri dalla costa e a un chilometro dalla Riserva naturale Foce del Belice, è l’annuncio di una catastrofe ambientale - aveva detto l'esponente grillino -. Ho prontamente allertato l’assessore regionale dell’Energia, Daniela Baglieri e ho chiesto di convocare un tavolo insieme ad un rappresentante dell’ufficio del commissario per il dissesto idrogeologico e al sub-commissario alla depurazione”. "L’intero piazzale che ospita il depuratore, a causa di evidenti fenomeni di dissesto, si è abbassato di un metro lasciando a nudo le fondamenta delle vasche che in questo momento fortunatamente ancora non hanno ceduto, perché ancorate al suolo con fondamenta più profonde. Ma non è dato sapersi quanto ancora potranno reggere”. Trizzino chiedeva un immediato intervento della Regione. Un altro serio problema ambientale per il territorio al quale, si spera venga data una repentina risoluzione.