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Morì cadendo dal letto dell'ospedale a Marsala, l'Asp risarcirà la famiglia

La sentenza del giudice del tribunale

Il giudice del tribunale di Marsala Francescamaria Piruzza ha condannato l’Asp di Trapani a risarcire i genitori e il fratello di Giovanni Arena, un paziente ricoverato all’ospedale Paolo Borsellino morto a 42 anni per una non tempestiva o non corretta diagnosi in ospedale.
Secondo quanto raccontato dai familiari, durante il ricovero avvenuto il 6 marzo del 2017, i sanitari avrebbero sottovalutato i postumi di un trauma toracico che Arena si era provocato cadendo dal letto, per sua stessa responsabilità, il 13 marzo mentre era ricoverato. Nonostante le cure però il 20 marzo dello stesso anno Arena è morto.

I parenti, assistiti dall’avvocato Emanuele Gualniera, hanno presentato denuncia per quella che ritengono un caso di malasanità.
«Tra il 13 e il 16 marzo quando è stata eseguita la Tac probabilmente si poteva procedere a una più accurata valutazione clinica del paziente - dicono i tecnici nominati per l’accertamento tecnico preventivo - stupisce che l’ematoma toracico destro e regione epatica sia stato evidenziato solo tre giorni dopo la caduta e a un accertamento radiologico pur con le difficoltà del caso, atteso che sicuramente le fratture costali non sarebbero state evidenziate, ma che probabilmente si sarebbe potuto mettere in evidenza l’incremento dimensionale di un già preesistente versamento pleurico, stimolando un iter diagnostico relativo a tale processo patologico».

I consulenti tecnici hanno accertato che l’inadeguata ed eccessiva somministrazione di farmaci a scopo tromboprofilattico, in soggetto già in terapia antiaggregante ha favorito lo sviluppo dell’emorragia del paziente.

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