
Il Tribunale di Trapani ha condannato per maltrattamento di animali a 5 mesi di reclusione e al pagamento delle spese processuali e al risarcimento delle parti civili l’uomo che il 14 luglio 2018 a Custonaci, in provincia di Trapani, gettò la propria cagnetta in mare legandola ad un grande pietra per poi allontanarsi. Mia, questo il nome della coraggiosa cagnolina, riuscì incredibilmente a salvarsi grazie ai tanti bagnanti che si impegnarono a soccorrerla ed è poi stata adottata e ha iniziato una nuova vita. L’Ente Nazionale Protezione Animali si era costituito parte civile attraverso l'avvocato Enpa, Claudia Ricci e l'avvocato Giuseppe Inzerillo, riferimento della Rete Legale Enpa per Trapani.
“Per Mia – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – c’è stato un lieto fine ed è riuscita a salvarsi ma troppi sono gli animali vittime di maltrattamento e uccisioni che non sono stati così fortunati. Bene la condanna del Tribunale di Trapani anche se chi compie gesti così disumani, orribili e vigliacchi meriterebbe pene ancora più severe. Stiamo parlando di un uomo che ha legato il proprio cane ad una corda assicurata ad una grossa pietra allo scopo di abbandonare e uccidere l’animale e che, non riuscendo nell’intento, resosi conto che il cane annaspava in acqua non riuscendo a risalire sugli scogli a causa del sasso adagiato sul fondo, ha voltato le spalle e se ne è andato. Continueremo attraverso il nostro ufficio legale a cercare giustizia per ogni animale maltrattato e ucciso affinché passi il messaggio una volta per tutte che chi maltratta e uccide gli animali deve rispondere di un reato di fronte alla legge! Ancor più in un periodo come questo dove gli abbandoni di cuccioli e adulti di cani e gatti stanno arrivando a livelli allarmanti!”
8 Commenti
Stefano
23/06/2022 16:26
5 mesi? Ma che legge c'è? E meno male che i delitti contro gli animali in America sono un delitto federale,e un reato di tipo A cioè gravi, ancora peggio se il cane è di proprietà di chi delinque. Inoltre viene considerato un reato ad alta pericolosità sociale in quanto un' anticamera di rodaggio per sfogare un' indole violenta su vittime anche umane. 5 mesi.
Liberoprofessionista
23/06/2022 16:26
Solo 5 mesi? Avrebbero dovuto dargli 50 anni tanto nessuno sentirebbe la mancanza di questo essere inutile...
Tanino
23/06/2022 16:46
E perchè condannarlo a 5 mesi? ma perchè non lo si legava a una pietra e non lo buttava a mare? Così sperimentava cosa ha sofferto quella bestiolina. Mi dicono in questo momento che non si può, la legge non lo consente. Che peccato!
vingacenzo 42
23/06/2022 17:21
Avrebbero dovuto legare l'autore del tentativo del reato ad una pietra senza scampo e senza pietà.
Thore
23/06/2022 18:47
Per questi casi c’è n’è solo una giustizia, mettergliela al collo e fargli prendere un assaggio.
Maria Caterina
23/06/2022 19:53
Ma se avessi messo la pietra al padrone e l'avrei buttato in mare il tribunale che pena mi avrebbe dato?
Di lorenzo
24/06/2022 10:46
Mi dispiace dire che la giustizia nn funziona nn cautela le fasce deboli e A Custonaci sono molti gli ignoranti che maltrattato e uccidono animali poca civiltà e istruzione zotici completamente
Msria
24/06/2022 10:51
Mi dispiace sentire e costatare che ls giustizia nn difende la classe debole e a Custonaci molti sono gli ignoranti e incivili zotici che maltrattato uccidono e seviziano Animali bisognerebbe fare una campagna di sensibilizzazione a tutta la cittadinanza