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Marsala, la rissa in cui morì Luigi Loria: chiesti 4 rinvii a giudizio

Due romeni sono accusati dell'omicidio, due fratelli della vittima dovranno rispondere di rissa

Luigi Loria, il giovane ucciso

La Procura di Marsala ha chiesto il rinvio a giudizio delle quattro persone protagoniste della rissa in cui, la sera del 7 ottobre 2021, a Marsala, in via Curatolo, davanti alla pizzeria Carpe Diem, venne ucciso a coltellate il 27enne Luigi Loria. Il processo è stato chiesto per Ion Nadoleanu, di 21 anni, e il padre Constantin Tapu, di 39, romeni, accusati di omicidio in concorso, rissa e porto illegale fuori dall’abitazione di coltello dalle dimensioni non consentite dalla legge, nonché, solo per rissa, per i marsalesi Giuseppe e Catia Loria, di 27 e 21 anni. Questi ultimi, fratello e sorella dell’ucciso, sono al contempo anche «parte offesa».

La prima udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Marsala è stata fissata per il prossimo 25 luglio. Un 16enne appartenente al nucleo familiare romeno è già stato rinviato a giudizio davanti al Tribunale per i minorenni di Palermo. Ad immortalare i fatti di quella sera (intorno alle 23.30) sono state alcune telecamere di impianti di videosorveglianza. E sulla base di questi filmati, la stessa notte, la polizia arrestò i protagonisti. Per aver assassinato Loria (una delle coltellate è arrivata al cuore), in carcere è finito Ion Nadoleanu. E con lui anche il padre, Costantin Tapu, in difesa del quale sarebbe intervenuto il primo. Tapu è accusato di concorso nell’omicidio. Sarebbe stato lui, colpendo Loria con due pugni, ad innescare la rissa.

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