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Il ponte crollato tra Castellammare e Alcamo: la guerra in Ucraina potrebbe rallentare i lavori

Il ponte sul fiume San Bartolomeo dopo il crollo

Le prove generali dei rallentamenti e lunghe file per raggiungere Castellammare del Golfo fotografano le difficoltà, destinate ad aumentare, nel periodo estivo. Una delle cause principali è il crollo del ponte sul fiume San Bartolomeo, nel tratto della Statale 187 che collega il centro costiero con Alcamo. I lavori potrebbero subire rallentamenti per la guerra della Russia contro l’Ucraina, dalla quale vengono importati anche materiali che sono necessari, in questo caso, per realizzare il passaggio provvisorio in attesa del ripristino del ponte crollato per il maltempo.

Potrà essere completato entro la fine di giugno? Difficile sciogliere questo interrogativo. Appena imboccato lo svincolo dall’ autostrada A-29, dopo poche decine di metri arriva lo stop per una fila lunga per raggiungere la circonvallazione di Castellammare e da qui proseguire per Scopello, San Vito Lo Capo o restare nella stessa Castellammare, non solo per i proprietari di case di villeggiatura ma anche per coloro i quali si concedono una vacanza mordi e fuggi e per tanti turisti. Le file anche di 4 chilometri si sono registrate per le feste del 25 Aprile e del Primo Maggio e anticipano ciò che potrà accadere nei mesi estivi.

Per Castellammare anche danni economici per le difficoltà e i lunghi percorsi per raggiungere una città meta di turisti ma anche di abitanti dei comuni vicini grazie alle tante manifestazioni di qualità, programmate dalla giunta di Nicola Rizzo. Il crollo del ponte ha messo in ginocchio le attività lungo la spiaggia della Plaja. La statale, lato Castellammare, è stata riaperta e la spiaggia si può raggiungere anche percorrendo una tortuosa strada che sbocca allo svincolo, per andare a fare un bagno o pranzare e cenare in uno dei ristoranti o bar del lungomare.

La preoccupazione maggiore rimane l’impossibilità di attraversare il ponte sul fiume San Bartolomeo. Dovrebbe essere l’impresa alcamese Lavori e Costruzioni, la stessa che ha completato la demolizione del ponte, a realizzare l’attraversamento provvisorio per ripristinare la viabilità della Statale 187 dopo l’interruzione provocata dal crollo verificatosi nella notte fra l'11 e il 12 dicembre scorsi, causa maltempo. Il progetto è stato approvato dall’Anas.

L’attraversamento provvisorio dovrà essere realizzato con cento «scatolari», grossi blocchi di cemento e acciaio che vengono prodotti in Veneto e che dovranno raggiungere la Sicilia. Le aziende produttrici hanno rallentato produzione e consegne a causa dei problemi causati dalla guerra e dall'assalto all'acciaieria di Mariupol, in Ucraina. Servirebbe un mese per collocare cento scatolari. Si arriverebbe così ad utilizzare l’attraversamento provvisorio non prima della fine di giugno. Ma se, a causa della guerra, venissero rallentate le consegne, e ciò non viene escluso, sarebbe un dramma per le conseguenze legate alle attività estive. La cittadina del Golfo, dopo il crollo del ponte, è priva anche della possibilità di raggiungere in tempi brevi la sua stessa stazione ferroviaria di contrada Magazzinazzi.

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