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Induzione alla prostituzione, torna in carcere ex prete di Trapani

Sergio Librizzi il girono del suo arresto

Torna in carcere l’ex sacerdote Sergio Librizzi, ex direttore della Caritas di Trapani, condannato in Cassazione per induzione alla corruzione in merito ai rapporti sessuali intrattenuti con i migranti ospitati nei centri di accoglienza. In esecuzione della condanna, stamane, gli agenti della Squadra mobile di Trapani lo hanno condotto nel carcere di Termini Imerese per scontare due anni di detenzione. I giudici della corte di Cassazione hanno infatti confermato la condanna a 6 anni, due mesi e venti giorni, che era stata emessa nel novembre 2020 dalla corte d’Appello di Palermo. La vicenda processuale di don Librizzi trae origine dalle inchieste della procura di Trapani sulla gestione dei centri di accoglienza per i migranti.

L’ex prete era stato arrestato nel 2014 dagli agenti del Corpo forestale, nell’ambito di un’indagine che portò alla luce il business dei centri d’accoglienza per migranti e i rapporti sessuali intrattenuti da Librizzi con alcuni ospiti. Nella sentenza di primo grado il gup di Trapani lo aveva condannato a 9 anni di carcere per concussione e violenza sessuale, riconoscendo il «ruolo 'dominantè nella zona trapanese dell’imputato». La sentenza era stata confermata in Appello e poi annullata dalla Cassazione, che aveva riqualificato il reato in 'induzione alla corruzionè, come indicato dalla corte di Cassazione che aveva annullato la precedente sentenza di condanna. In primo grado era stato condannato dal gup di Trapani a 9 anni di reclusione per concussione e violenza sessuale, poi confermata anche dalla corte d’Appello di Palermo. La sentenza nel dicembre 2017 venne annullata dalla corte di Cassazione, rispedendo gli atti ai giudici palermitani che hanno ridotto la pena, confermata oggi in Cassazione.

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