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Marinella di Selinunte, fondale pieno di alghe e barche ferme: esplode la rabbia dei pescatori

La protesta al porto di Marinella di Selinunte

Alghe sul fondale e barche bloccate. Un flagello per i pescatori di Marinella di Selinunte che non possono più uscire in mare con le loro barche. Un ostacolo al loro lavoro quotidiano che per alcuni di loro va avanti da più di un mese e che questa mattina ha portato alla protesta al porto dove attualmente è in corso il cantiere per la ricostruzione della banchina crollata nel 2018.

La rabbia dei pescatori è esplosa all'alba, quando alcuni di loro hanno bloccato i lavori sbarrando il cancello di accesso ai mezzi dell’impresa. “Al momento non ci interessano i lavori alla banchina perché noi non possiamo entrare a uscire dal porto. È più importante liberare il fondale dalle alghe. Così sono inevitabili danni ingenti alle nostre barche e ai motori”.

Per confermare l'impossibilità a utilizzare le barche, uno dei pescatori è entrato in acqua mostrando che la profondità all’entrata del porto sia di circa 50 centimetri.

"Le alghe che si sono accumulate rendono impossibile la navigazione. Non possiamo più entrare o uscire con le nostre barche. Al momento la priorità è liberare il fondale, non ricostruire la banchina. Va creato almeno uno spazio per consentire il passaggio e per permetterci di tornare a lavorare. Siamo esasperati. Così non possiamo più portare a casa qualcosa per le nostre famiglie".

 

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