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Covid, l'Asp dimentica Misiliscemi ma alla fine arriva l'ordinanza: zona arancione e scuole chiuse

Per una svista burocratica Misiliscemi non è mai stata contemplata tra i Comuni per i quali l'Asp rende noti i dati legati al Covid. L'andamento epidemiologico nel paese nato solo a febbraio del 2021 dalla "scissione" di alcune frazioni trapanese è rimasta per mesi un mistero, mentre i contagi sono sempre cresciuti, come ha riferito più volte il Commissario Straordinario, Carmelo Burgio.

Sulla questione è però finalmente intervenuta la Regione Siciliana che ha posto Misiliscemi in zona arancione, proprio come tutti i comuni della provincia di Trapani, fino al 26 gennaio. Sospese tutte le attività didattiche ed educative in presenza nelle scuole, pubbliche, private e paritarie, di ogni ordine e grado del territorio di Misiliscemi, e attivazione della Dad, secondo le modalità previste delle norme vigenti.

La conferma arriva direttamente dal commissario straordinario, Carmelo Burgio che in un comunicato ha reso noto che “come chiarito dai contatti e dalla corrispondenza intercorsa tra questo Comune e l’Asp, i dati relativi al Comune di Trapani che hanno determinato la istituzione della così detta Zona Arancione, comprendono la popolazione del nuovo Comune di Misiliscemi come esplicitamente relazionato dal Dipartimento di Prevenzione Asp di Trapani”.

Nell'ultima ordinanza della Regione Sicilia era l'unico comune della provincia di Trapani che non sarebbe andato in zona arancione, non essendoci dati ufficiali sul contagio. Perchè non ci sono dati? I novemila residenti per ragioni burocratiche non ha una zona assegnata. Il commissario Carmelo Burgio si era appellato nei giorni scorsi all'azienda sanitaria provinciale in maniera tale da scorporare i dati da quelli di Trapani per far sì che possano essere applicate le normative anti Covid.

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