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Truffa e falso, confermata la condanna a un dirigente comunale di Castelvetrano

E’ stata confermata dalla Corte d’appello di Palermo la condanna a due anni di reclusione e altrettanti di interdizione dai pubblici (con pena sospesa), per truffa a ente pubblico e falso ideologico, che nel dicembre 2018 il giudice monocratico di Marsala inflisse a Giuseppe Barresi, 65 anni, all’epoca dei fatti responsabile dell’ufficio Anagrafe del Comune di Castelvetrano (Tp) e attualmente comandante della polizia municipale.

Secondo l’accusa, Barresi avrebbe falsamente attestato la coabitazione con l’anziana madre per non andare al lavoro in ufficio, incassando però ugualmente lo stipendio grazie alla norma che prevede il congedo straordinario retribuito. Ma dall’indagine, condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza della Procura di Marsala, sarebbe emerso che Barresi avrebbe continuato a vivere con moglie e figli nella sua abitazione, e non in quella della madre. Il «falso» cambio di domicilio l’avrebbe ottenuto, secondo l’accusa, proprio grazie poteri che gli derivavano dalla sua carica dirigenziale al Comune. Nel processo, il Comune di Castelvetrano si è costituito parte civile e in primo grado il giudice gli ha accordato un risarcimento danni di 51 mila euro. Tornato in servizio nell’estate 2016, Barresi fu nominato comandante della polizia dall’allora sindaco Felice Errante.

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