Un militare della guardia costiera è stato arrestato per contrabbando di sigarette dalla guardia di finanza. Si tratta di Bartolomeo Bertuglia, conosciuto come Lillo, 53enne, di Campobello di Mazara, in servizio a Palermo. I finanzieri lo hanno sorpreso a bordo di un motoscafo, mentre era fuori dal servizio, in veste dunque esclusivamente privata. La Capitaneria di porto esaminerà i fatti per una valutazione di tipo disciplinare.
Il controllo in mare
I fatti resi noti dalla guardia di finanza sono questi. Un'imbarcazione sfida il maltempo al largo di Marsala. Ma il viaggio tra le onde in un giorno di forte pioggia e vento insospettisce i finanzieri. Partono i controlli ed ecco svelato il motivo che ha portato il natante a salpare nonostante i rischi: a bordo c'è una tonnellata e mezzo di sigarette di contrabbando. L'intervento risale allo scorso 9 novembre lungo la costa marsalese ad opera dei finanzieri del Comando provinciale di Palermo, insieme al Reparto operativo aeronavale di Palermo e al Gruppo aeronavale di Cagliari che hanno sequestrato i tabacchi e arrestato l'uomo a bordo dell'imbarcazione, Bartolomeo Bertuglia. Il fermo è stato convalidato dal gip.
I primi sospetti
L'operazione è scattata nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti via mare e all’immigrazione clandestina. Durante il servizio di perlustrazione i militari del Nucleo di polizia economico-finanziario di Palermo avevano notato la partenza da Marsala di un’imbarcazione da diporto nonostante le condizioni meteorologiche molto sfavorevoli alla navigazione.
I reparti aeronavali
Il sospetto di traffici illeciti aveva portato al potenziamento dei controlli con il coinvolgimento dei reparti aeronavali della Guardia di finanza schierati in quella zona di mare. Una volta fermata la barca, i finanzieri hanno così rinvenuto le sigarette di contrabbando di marca “Pine Blue” e “Royals”, importate dal Nord Africa, destinate a rifornire il mercato siciliano fruttando incassi per oltre 150.000 euro. Oltre alla merce, è stata sequestrata anche l'imbarcazione.
Le intercettazioni via mare
«L'operazione anticontrabbando è stata conseguita grazie all’azione di prevenzione e contrasto condotta dal Nucleo Pef di Palermo in stretto coordinamento con il dispositivo aeronavale del Corpo cui sono demandati i compiti esclusivi di polizia del mare», dice il generale della guardia di finanza Antonio Nicola Quintavalle Cecere comandante provinciale della Gdf. «Tale dispositivo operativo, integrato anche con le pattuglie che assicurano il controllo economico del territorio nei vari quartieri cittadini, - aggiunge - consente di intercettare i traffici illeciti nella fase di trasporto via mare ovvero in quella di distribuzione nelle aree cittadine. Altrettanto intensa è l’azione di controllo lungo le linee ferroviarie e nelle strade che portano verso la nostra città che recenti operazioni delle fiamme gialle dimostrano essere interessate dal traffico di corrieri che trasportano sigarette di contrabbando o stupefacenti. La componente investigativa infine , coordinata dall’autorità giudiziaria, mira ad individuare gli organizzatori dei traffici illeciti».
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