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Mazara, nuovo stop al dragaggio del porto: dice no anche la seconda ditta

Il porto canale di Mazara del Vallo

Il dragaggio del porto di Mazara ha subito un altro stop. Dopo la rinuncia della ditta vincitrice dell’appalto, la Ecol 2000 di Messina, anche la seconda, la Tiozzo Fratelli e Nipote srl di Conche Codevigo in provincia di Padona, ha rinunciato all’appalto. Il motivo sarebbe legato alla somma insufficiente per i lavori che, dai 2 milioni di euro si sarebbe ridotta a circa un milione per costi di perizie, spese tecniche di progettazione e direzione dei lavori.

Il commissario di governo per il contrasto del dissesto idrogeologico, Maurizio Croce, è rimasto per qualche giorno nel dubbio: rifare la gara di appalto o invitare la terza ditta dell’elenco delle 13 partecipanti alla gara su 41 imprese invitate. Alla fine si è deciso per la seconda opzione. Pertanto, dovrebbe realizzare i lavori la ditta Ares srl di Gioiosa Marea, in provincia di Messina. «Ho parlato con il titolare dell’impresa – spiega al telefono il commissario Croce – che ha accettato di realizzare i lavori. Il prossimo 3 novembre i tecnici dell’Ares saranno a Mazara per prendere visione del porto e dei luoghi e, quindi, è stato assicurato che nei primi giorni di dicembre la draga sarà a Mazara del Vallo per iniziare i lavori di dragaggio».

L’importo resterebbe quello lasciato dalla Ecol 2000, pertanto si dovrebbe aggirare, come detto, ad una cifra di poco superiore al milione di euro, considerato che verrebbe inglobato un ribasso d’asta riferito alla gara per il collegamento con il traghetto Mazara-Pantelleria di circa 400 mila euro. Il commissario Croce aggiunge che «per quanto riguarda i fanghi da asportare dai fondali, tutto rimane come prima, cioè la variante che prevede i fanghi di un certo tipo saranno depositati in un cassone, gli altri, quelli sabbiosi, nella colmata B. Spero – aggiunge – che non sorgano altri problemi».

Sembra però che anche la situazione contabile con la Ecol 2000 non sia stata chiusa e si temeva che il commissario di governo non avrebbe potuto dare l’incarico ad un’altra ditta se prima non fosse stata chiusa la partita con l’impresa Ecol 2000, i cui interessi sono curati dal dottor Alessandro Cavalli, nominato dal prefetto di Palermo. Con l’incarico alla Ares srl, sembra che i diversi ostacoli per l’adeguamento del porto di Mazara siano stati superati.

Sono lavori relativi al primo stralcio, dalla foce al tratto antistante ai cantieri navali, che sarebbero dovuti partire nell’autunno del 2019 e poi bloccati a causa della vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’amministratore delegato della società Ecol2000, ditta aggiudicataria dell’appalto, ed il dirigente del Genio civile di Trapani.

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