In queste settimane la Riserva delle Saline di Trapani e Paceco è piena di fenicotteri rosa. L’autunno è il periodo in cui questa meravigliosa specie sosta nelle zone umide della Sicilia occidentale prima di affrontare la lunga traversata sopra il mare del Canale di Sicilia per raggiungere l’Africa. Passando da una vasca all’altra ci sono interi gruppi col becco sott’acqua intenti a cacciare l’artemia salina, il gamberetto da cui i fenicotteri prendono la caratteristica colorazione rosa.
Ma per adesso in alcune saline, come nei pressi del Mulino Maria Stella, lungo la via del Sale, si possono vedere esemplari di colore grigio. Si tratta di fenicotteri giovani, nati nella Riserva naturale di Priolo, dove sono stati inanellati dalla Lipu, per raggiungere, al loro primo volo, le saline trapanesi. Qui si stanno nutrendo del piccolo crostaceo di cui sono ghiottissimi e che presto farà diventare le loro piume rosa. E proprio grazie agli anelli blu messi lo scorso 7 luglio nelle zampe dei fenicotteri nati a Priolo il personale della Riserva delle Saline di Trapani e Paceco, gestita dal Wwf, è potuto risalire alla provenienza degli esemplari che da diversi giorni fanno su e giù nelle vasche accanto alla trafficatissima strada provinciale 21, regalando un autentico spettacolo della natura per la gioia dei turisti e dei tanti passanti.
È stata la direttrice dell’area protetta trapanese Silvana Piacentino a comunicare a Fabio Ciela, della Riserva naturale delle saline di Priolo, la presenza di alcuni dei fenicotteri inanellati a luglio. L’ente gestore della Riserva Saline di Trapani ha quindi trasmesso le letture degli anelli dei giovani fenicotteri anche all’Ispra per l’inserimento nella banca dati.
L’attività di osservazione degli esemplari si inserisce nell’ambito «del piano di monitoraggio dell’avifauna nelle zone protette siciliane che ha lo scopo di studiare – si legge in una nota congiunta delle Riserve naturali di Priolo e Trapani - la demografia della popolazione e gli spostamenti tra colonie e di proporre adeguate forme di gestione ambientale».
Le Saline di Trapani e Priolo fanno parte del sistema regionale delle aree protette siciliane. «Questi spostamenti dalle Riserve situate ai due capi della Sicilia – hanno evidenziato i direttori Fabio Cilea e Silvana Piacentino - oltre ad essere una gioia per chi oggi giorno lavora per la tutela della natura, fanno capire quanto le aree umide siciliane siano importanti per la conservazione degli uccelli e funzionino come un’unica grande area dove, grazie alle loro ali, gli uccelli si spostano con facilità e velocità alla ricerca sempre delle migliori condizioni di vita».
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