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Il vescovo di Trapani: l'aborto sia tema di incontro e non di battaglie

Pietro Maria Fragnelli

L’aborto può essere un tema di incontro, e non di battaglia tra fazioni. Il vescovo di Trapani, Pietro Maria Fragnelli, getta acqua sul fuoco delle polemiche seguite alla raffigurazione di un feto nell’infiorata organizzata in città. «Al di là del caso specifico - afferma Fragnelli - stupiscono soprattutto il tono e il contenuto di alcune affermazioni che sembrano deragliare dal punto di vista linguistico e semantico: rispettare la 'legge 194 sulla tutela sociale della maternità e l’interruzione volontaria della gravidanzà e contemporaneamente pregare per le donne che vivono con difficoltà il 'nodò della gravidanza e la scelta della vita, sono due realtà in antitesi?», si chiede retoricamente il vescovo.

«Non è una questione di 'steccatì - aggiunge - ma di senso comune: a livello popolare è molto sentito il dramma del grande lago di dolore che non si riesce a prosciugare, di tante donne che ricorrono all’aborto per solitudine, per difficoltà economiche, per una società del benessere che non riconosce a tutti l’uguaglianza degli stessi diritti e «scarta» i soggetti più deboli. Proprio qualche settimana fa papa Francesco ha lanciato un nuovo monito contro la 'cultura dello scartò che riguarda poveri delle periferie geografiche ed esistenziali, anziani, le donne e i bambini a cui viene negato il diritto alla vita, chiedendo un sistema sanitario gratuito in tutti i paesi del mondo». «Ci sono temi endemicamente divisivi - conclude - che, guardati da un’angolatura mai sperimentata, possono rivelare inattese occasioni di riconoscimento reciproco. Se non si gioca al ribasso».

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