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Trapani, il fallimento di Megaservice: assolto l'ex presidente Lo Presti

L’avvocato difensore Baldassare Lauria: «Abbiamo dimostrato che la gestione della società non fu "scellerata" ma oculata»

Il tribunale di Trapani

L’ex presidente di Megaservice, Gioacchino Lo Presti, è stato assolto dal tribunale di Trapani, giudice Franco Messina. Lo Presti era accusato di aver aggravato il dissesto finanziario della vecchia società, partecipata al 100% dalla Provincia Regionale di Trapani, nata nel 2004 per conservare il livello occupazionale dell’ex Imam, società che operava nel settore metalmeccanico e che faceva parte dell’indotto Fiat.

I settanta lavoratori furono così assunti dalla Megaservice, appena costituita, per lo svolgimento dei lavori di manutenzione delle infrastrutture provinciali, ma in quasi tutti gli esercizi finanziari la società riportò significative perdite per l’insufficienza delle commesse fornite dalla Provincia, l’unico ente per il quale la stessa poteva offrire i propri servizi. Nel febbraio 2013 il Consiglio provinciale approvò – a larga maggioranza (21 voti a favore e 4 contrari) – la deliberazione per lo scioglimento e la messa in liquidazione della società. La proposta era giunta in aula dal commissario straordinario della Provincia, Luciana Giammanco, che l’aveva adottata a gennaio. La Megaserivce venne dichiarato fallita il 13 agosto del 2014 con un buco di quasi 4 milioni di euro, dopo essere stata ricapitalizzata nel 2010.

Lo Presti era stato nominato al vertice della Megaservice nel 2008 dall’allora presidente della Provincia Mimmo Turano, ma dopo la nomina del commissario straordinario, l’ex magistrato Antonio Ingroia, l’ente diede mandato per una azione di responsabilità nei confronti degli amministratori della partecipata, accusati di gestione scellerata.

Ora il Tribunale di Trapani, ha assolto Gioacchino Lo Presti, difeso dall’avvocato Baldassare Lauria, che sottolinea: «Abbiamo dimostrato non solo l’insussistenza della contestazione di “gestione scellerata” di Lo Presti, ma anche la serietà e l’oculatezza di quella gestione, che nonostante le avversità riuscì a recuperare quote di mercato e a ridurre le perdite».

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