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Studente di Marsala morto a Pisa, prelevati i tessuti dal cadavere e si indaga tra chat e internet

Sono proseguiti anche oggi gli accertamenti medico-legali sul cadavere dello studente universitario 23enne, Francesco Pantaleo, trovato morto carbonizzato il 25 luglio in un terreno incolto alle porte di Pisa, nella campagna di San Martino Ulmiano.

I medici legali hanno prelevato tessuti per analizzarli e cercare eventuali tracce, utili non solo per determinare la causa della morte ma anche per contribuire a indirizzare le indagini dei carabinieri e della procura che ha aperto, al momento contro ignoti, un fascicolo per istigazione al suicidio.

L’autopsia riprenderà domani per eseguire ulteriori esami e concludere la consulenza tecnica disposta dall’autorità giudiziaria. Saranno altrettanto significative le risposte che potranno arrivare dalle copie forensi che saranno eseguite sia sul computer portatile che sullo smartphone del giovane. Su entrambi i dispositivi sono state cancellate tracce, eliminando dal computer tutti i files e le navigazioni su internet e il dispositivo di geolocalizzazione del telefono cellulare.

L'obiettivo è scandagliare chat e siti internet, anche quelli sommersi, il cosiddetto deep web (o dark Internet), a caccia di elementi che possano in qualche modo contribuire a ricostruire le circostanze della sua morte.

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