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Mazara del Vallo, il Distretto della pesca chiede maggiore sicurezza

«Chiediamo la tutela dei pei pescherecci di Mazara del Vallo nel mar Mediterraneo considerata la situazione divenuta col tempo sempre più difficile». A chiederlo è stato il presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Nino Carlino, dopo l’aggressione alcuni giorni fa ai motopesca mazaresi da parte delle motovedette libiche che ha comportato l’uso delle armi contro marittimi italiani inermi, attraverso una lettera inviata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e al ministro degli Affari Esteri, Luigi Di Maio.

Nelle relative missive si fa riferimento alla pesca del gambero rosso, da sempre praticata nel Mediterraneo da poco più di 80 imbarcazioni, tutte di Mazara del Vallo, oggi divenuta particolarmente difficile.

«Senza voler entrare nel merito della legittimità della istituzione delle varie zone economiche esclusive (zee), e di qualsiasi altra disposizione dei vari governi interessati –ha scritto Carlino- non posso esimermi dal rappresentare nel modo più fermo e al tempo stesso accorato, una situazione divenuta col tempo sempre più difficile, fino al punto da minacciare non solo il lavoro dei nostri equipaggi ma anche la loro stessa vita».

«Nello spirito –ha aggiunto- di garantire ai marittimi di Mazara del Vallo lo svolgimento del loro prezioso lavoro in sicurezza, mi permetto di fare appello per un autorevole intervento affinchè questa eccellenza italiana possa avere un futuro».

L'articolo completo nell'edizione di Trapani, Agrigento, Caltanissetta e Enna del Giornale di Sicilia in edicola

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