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Trapani, falsa origine di prodotti ittici: rischio sanzioni fino a 600mila euro

Foto Archivio

Da un controllo dei funzionari Adm di Trapani è emerso che una dichiarazione doganale relativa ad una importazione di tonno congelato non riportava la corretta provenienza del prodotto, pertanto l'importatore ha usufruito erroneamente di un sistema di preferenze generalizzate. La certificazione è stata ritirata, i benefici derivanti dal trattamento tariffario preferenziale sono stati revocati. Inoltre la complessa attività di verifica ha consentito di recuperare maggiori diritti per 60.745 euro e di comminare nei confronti dell’importatore sanzioni comprese tra 30.000 e 607.455 euro.

Nell'ambito di  attività di verifica orientate al recupero delle risorse proprie dell’Unione Europea, i funzionati Adm di Trapani hanno sottoposto a controllo una dichiarazione doganale relativa a una importazione di tonno congelato destinato alla fabbricazione di prodotti inclusi nella nomenclatura combinata [1604] della Tariffa doganale comune (TARIC).

Il documento dichiarava la Papua Nuova Guinea come luogo di origine del prodotto, che pertanto era stato importato avvalendosi del sistema di preferenze generalizzate e rilasciato con la procedura del daziato sospeso previa garanzia dei maggiori diritti dovuti.

Grazie all’accordo di cooperazione e mutua assistenza amministrativa intrattenuto con l’Autorità doganale estera, non solo è stato possibile verificare come il certificato di origine attestasse erroneamente la provenienza del prodotto, ma ha consentito di confermare l’errata emissione dello stesso con il successivo ritiro della certificazione e la revoca dei benefici derivanti dal trattamento tariffario preferenziale.

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