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Covid, 100 positivi in un mese in una scuola di Marsala. Il sindaco: "Avevo chiesto la chiusura"

Marsala è "zona rossa anche per aumento dei contagi nelle scuole". E' quanto si legge in una nota diffusa dal Comune. "Ne avevo chiesto la chiusura un mese fa" dice il sindaco Massimo Grillo. Il primo cittadino, prosegue la nota, "aveva rappresentato alle autorità preposte il quadro preoccupante della situazione in alcuni istituti scolastici chiedendone la chiusura per due settimane".

"Ebbene - osserva Grillo - il medico scolastico provinciale ha disposto la sospensione dell'attività didattica per soli due giorni e, ancor più grave, mi ha di fatto invitato a non alimentare fobie di contagio tra la popolazione. Quella nota è del 18 marzo scorso e, forse, se si fosse intervenuti con la chiusura della scuola oggi non saremmo in zona rossa. Oggi - prosegue il sindaco - una notizia grave e preoccupante giunge da un istituto comprensivo, quello che, su input della dirigente, avevo segnalato all'Asp: sono circa 100, tra alunni, operatori scolastici e loro familiari, le persone contagiate. Un dato che, con molta probabilità, è tra le cause dell'istituzione della zona rossa per la nostra città. E questo è avvenuto nonostante il comportamento responsabile e diligente dei dirigenti e degli operatori scolastici che hanno segnalato per tempo". La dirigente in realtà ha poi precisato che i cento contagi si riferiscono all'ultimo mese e non sono tutti attuali.

Alle parole del sindaco fa infatti seguito un post  su Facebook della dirigente dell'Istituto comprensivo "Sirtori" di Marsala, Katia Aurelia Tumbarello: "La scuola non è attualmente un focolaio, né ci sono contagi su larga scala. Nella pratica delle cose il signor sindaco mi ha chiesto ieri il numero dei contagiati contraddistinti per alunni, famiglie e personale scolastico dall'8 marzo".
In un lungo post pubblicato sulla pagina Facebook della scuola la dirigente precisa: "Per sei mesi la scuola non ha avuto contagi, se non unità sporadiche e isolate che hanno interessato singole famiglie; nessun altro contagio è avvenuto tra compagni di classe o adulti. Il 12 marzo, invece, è stato registrato un episodio anomalo di 2 classi con relativo personale scolastico per cui è stata mia premura bloccare immediatamente l'attività.
Si tratta - spiega la dirigente - di circa 24 alunni e lì è finita. I due plessi interessati sono rimasti chiusi per 9 giorni. I casi dal 12 marzo ad oggi dei bambini sono 41, il resto sono familiari e personale scolastico". La dirigente sostiene che "i contagi si sono diffusi tra tre plessi perché, purtroppo il Comune non ha dato i locali e ci sono i doppi turni" e ad invitato ad evitare "allarmismo mediatico".

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