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Mafia, 100 mila euro per beni confiscati in provincia di Trapani

È di 100 mila euro la somma che il Consorzio Trapanese per la legalità e lo sviluppo ha assegnato nell'ambito del "Programma Legalità 2020" per il recupero e la valorizzazione dei beni confiscati alla mafia. I beneficiari sono: cooperativa sociale "Sambaia" di Casteldaccia (Palermo) con il progetto "Aerorto Sociale" (35.000 euro), che riguarda un terreno confiscato alla mafia ubicato nella contrada Rossignolo di Calatafimi-Segesta, in cui la cooperativa assegnataria intende attuare la tecnica di coltivazione "aeroponica" (con strutture portanti e sospese) per la realizzazione di un orto sociale, i cui prodotti potranno essere introdotti nel mercato sociale con prezzi calmierati.

La somma di 32.500 euro è stata riconosciuta alla "Fondazione San Vito Onlus" di Mazara del Vallo col progetto "Aggiungi un posto a tavola". Sul bene confiscato alla mafia, ubicato nella contrada Fiumelungo di Salemi, che la Fondazione ha ottenuto in comodato d'uso gratuito dal Comune, dove già sorge il turismo rurale "Al Ciliegio", verranno ampliati i locali cucina.

Alla società cooperativa sociale "Creeativamente" di Mazara del Vallo, invece, è stata assegnata la somma di 32.500 euro. Col progetto "Coltivatori di Legalità II - Seconda fase" in un terreno confiscato alla mafia di contrada Santa Maria Galluffo a Mazara del Vallo, sarà realizzato un impianto di oliveto superintensivo, varietà Oliana e anche una serra stabile e un vivaio didattico, oltre alla collocazione di un gazebo per attività di ristoro. Il Consorzio mette insieme 11 Comuni della provincia di Trapani, col coordinamento della Prefettura.

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