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Omicidio di due tunisini, assolto il marsalese Domenico Centonze

È stato assolto dalla Corte d'assise d'appello, Domenico Centonze, allevatore marsalese accusato del duplice omicidio di due ragazzi tunisini, uccisi nel 2015. L'uomo era stato condannato in primo grado a 20 anni di carcere, poi la Cassazione aveva annullato il giudizio, rinviando il carteggio nuovamente ai giudici palermitani. Adesso il collegio presieduto dal giudice Fabio Marino lo ha assolto per il duplice omicidio di Rafik El Mabrouk e Alì Essid, di 31 e 34 anni, uccisi con due colpi di fucile, la notte del 3 giugno 2015, in contrada Samperi, a Marsala.

Per l'omicidio era stato arrestato anche il cugino Pietro Centonze, assolto nel primo processo di primo grado 'per non aver commesso il fatto'. La Cassazione poi ha accolto il ricorso degli avvocati Luca Cianferoni e Luigi Pipitone, anche in base ad alcuni elementi scovati da quest'ultimo tra gli atti di un processo sulla mafia marsalese.

Soprattutto in relazione ad alcune intercettazioni che documentavano la presenza di Domenico Centonze in un altro luogo, nel momento in cui veniva eseguito l'omicidio dei due tunisini. Le indagini dei carabinieri erano arrivate ai cugini Centonze, dopo aver trovato nella tasca di una delle vittime un biglietto della discoteca 'Las Vegas' di Mazara del Vallo, nella quale avevano conosciuto una ballerina straniera. L'accusa aveva sostenuto che per questa ragione i cugini Centonze avevano ucciso i due tunisini. Ma adesso l'omicidio è tornato tra i cold case da risolver

 

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