Pescatori liberati, il vescovo di Mazara ai parenti: "Accogliete il loro dolore e trasfiguratelo col vostro affetto"
"Non lasciatevi condizionare dai loro racconti: hanno bisogno di parlare, non fate loro domande ma accogliete il loro dolore e trasfiguratelo col vostro affetto". E' l'invito che il vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, ha rivolto ai parenti dei 18 marinai sequestrati e poi liberati in Libia, che arriveranno domani in Sicilia. L'occasione è stata la consegna ai parenti dei pescatori di un assegno di mille euro, per ognuna delle diciotto famiglie, da parte di due imprenditori del luogo, Antonio e Vincenzo Cancascì, titolari della Levantoil, azienda che commercia carburante. La cerimonia si è svolta nell'aula consiliare del municipio di Mazara del Vallo. "Ora bisogna fare festa - ha continuato il vescovo - Non si resiste al dolore ma neanche alla gioia. Non so se le misure anticovid consentiranno di festeggiare come si deve, ma ciò che è rimandato non è annullato. Intanto la festa prosegue mentre seguiamo i nostri uomini lungo il tragitto da Bengasi a casa. Questo non è il momento di piangere, se non lacrime di balsamo".