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Pescatori di Mazara sequestrati in Libia: sit-in davanti alle prefetture di Palermo, Messina e Catania

Una foto della manifestazione per la liberazione dei pescatori di Mazara

Tornano in piazza i siciliani che chiedono l’immediata liberazione dei 18 pescatori dei due pescherecci di Mazara del Vallo trattenuti dall’1 settembre dalle autorità libiche. Sabato 5, alle 17, si svolgeranno manifestazioni simultanee in quattro diverse città. A Palermo, Messina e Catania i manifestanti si incontreranno davanti le prefetture; a Mazara del Vallo, i familiari dei pescatori daranno vita a un presidio a piazzale Quinci. Le manifestazioni si svolgeranno contemporaneamente e con un unico slogan: «La Sicilia vuole i suoi pescatori liberi!».

«Sono passati ormai tre mesi dal sequestro. Più di 90 giorni lontani dalle proprie madri, dalle figlie e le mogli. Dal Governo sempre la stessa solfa: «stiamo lavorando, lasciateci lavorare». Davanti al silenzio delle istituzioni, alle infinite attese, alle false promesse, non possiamo rimanere con le mani in mano», dice Giovanni Siragusa di Antudo, «non ci interessa quanto si debba pagare, chi va liberato, quali interessi vadano sacrificati. I pescatori di Mazara del Vallo devono ritornare immediatamente a casa, dalle loro famiglie. Lanciamo un appello a tutte le realtà solidali, ai singoli cittadini, alle istituzioni, che si schierino dalla parte dei siciliani. Mobilitiamoci».

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