La corte d'Appello di Palermo ha confermato la condanna per tre 'pizzinari' del latitante Matteo Messina Denaro. Si tratta di Sergio Giglio di 51 anni, condannato a 13 anni e 4 mesi, Ugo di Leonardo di 78 anni, condannato a 12 anni entrambi per associazione mafiosa e Leonardo Agueci di 33 anni a 3 anni e 4 mesi per favoreggiamento, così come disposto in primo grado dal Tribunale di Marsala nel dicembre 2017.
I tre furono coinvolti nel blitz Ermes dell'agosto 2015, in cui furono arrestate undici persone, smantellando una delle più recenti reti di trasmissione di pizzini, con base in una masseria di Mazara del Vallo. Nel processo era imputato anche il capo del mandamento di Mazara del Vallo, Vito Gondola, in passato autista di Totò Riina deceduto per cause naturali il 13 luglio 2017, la cui posizione venne dichiarata estinta dal Tribunale di Marsala.
La corte d'Appello inoltre ha confermato anche l'assoluzione 'perchè il fatto non sussiste' per Giovanni Mattarella, genero del boss Vito Gondola, che però nel 2018 è stato arrestato in un altra operazione giudiziaria (Annozero). L'operazione Ermes confermò "i saldi contatti tra il clan mafioso di Mazara del Vallo, retto da Vito Gondola, e quello di Castelvetrano e ha svelato gli accordi per spartirsi gli appalti sotto le direttive del latitante Messina Denaro - dicono gli inquirenti - al quale Gondola si rivolgeva per dirimere le varie controversie insorte. Secondo l'accusa Giglio, allevatore pregiudicato di Salemi, era uno dei soggetti operativi "come referente o interlocutore in vicende mafiose relative ad estorsioni".
Nel processo si erano costituite parti civili i comuni di Castelvetrano, Salemi e Santa Ninfa, nonchè le associazioni 'Antiracket e Antiusura' di Alcamo e di Trapani, 'La verità vive onlus', 'Centro Studi Pio La Torre', 'Confindustria Trapani', 'Codici Sicilia' e 'Codici onlus'.
Caricamento commenti
Commenta la notizia