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Truffa a Trapani, nei guai due dipendenti del Tribunale e un legale

Macchinazioni nella gestione di un'eredità e in una procedura fallimentare. Questa l'accusa nei confronti del cancelliere Antonio Bologna, 60 anni, l’impiegato del Tribunale, Paolo Sigona, 60 anni e sua moglie l’avvocato Rosa Sanna, 46 anni.

I tre compariranno il prossimo 25 novembre davanti al giudice di Trapani. L'altra legale, accusata di truffa e falso insieme al cancelliere Bologna, ha scelto invece il patteggiamento. L’indagine, ora sfociata nel processo, scatta da unainchiesta per fuga di notizie che riguardava direttamente il cancelliere Bologna e che in parte riguardava anche un altro cancelliere, Marcello Falsetta, definitivamente prosciolto.

L'avvocato Sanna è accusata invece di tentata concussione. La vicenda è relativa alla gestione di un lascito ereditario, attorno ad un inventario per il quale lei avrebbe detto ai suoi assistiti di dover pagare mille euro da destinare al cancelliere Bologna, (a cui in realtà sarebbero dovuti andare 100 euro) il resto avrebbe dovuto intascarli lei. Sigona, marito della Sanna, è imputato di rivelazione e utilizzo di segreti di ufficio, per la Procura fu lui a dire alla moglie che il cancelliere Bologna era oggetto di intercettazioni.

L'articolo completo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia di oggi.

 

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