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Mafia, politica e sanità: revocato l'arresto del boss di Castellammare Mariano Asaro

Nel riquadro il boss Mariano Asaro

Il Tribunale del Riesame ha annullato l’arresto del boss Mariano Asaro di Castellammare del Golfo  conosciuto come il dentista. Due settimane fa, l’uomo, iscritto alla loggia massonica Iside 2, era stato arrestato dai carabinieri su richiesta dei pm della Dda di Palermo, nell’ambito di un’indagine in cui erano coinvolto l’ex deputato regionale Paolo Ruggirello (arrestato il 5 marzo dello scorso anno nel blitz Scrigno) e il sindaco di Paceco, Giuseppe Scarcella, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, che si rivolgeva al boss chiamandolo «Don Mariano».

Il Riesame inoltre ha annullato anche l’obbligo di dimora per Maria Vincenza Occhipinti, cognata di Asaro che è accusata di intestazione fittizia di beni, riferita all’apertura di una clinica odontoiatrica a Paceco. Tra i destinatari di misure cautelari c'era anche Giuseppe Salerno, presunto capomafia di Paceco, anche lui arrestato nel blitz Scrigno e tuttora detenuto in carcere.

I reati contestati sono quelli di associazione di tipo mafioso e fittizia intestazione di società aggravati dal metodo mafioso. Asaro - secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo - con l’ausilio di Salerno ed altri indagati aveva creato una società intestata a prestanomi per la gestione di un ambulatorio odontoiatrico a Paceco. Poi grazie all’intervento di Ruggirello lo studio odontoiatrico doveva essere convenzionato con la mutua.

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