«Non credo che vi sia un legame fra le fiamme che hanno distrutto la mia auto e il furto avvenuto il 19 aprile e l'incendio agli uffici del cimitero di qualche giorno fa». Questo è quanto ha ribadito ieri mattina l'attuale direttore del cimitero comunale di Mazara del Vallo, Giovanni Pantaleo, il quale ci ha tenuto, inoltre, a precisare: «in questo periodo in cui ho espletato l'incarico, dai primi di marzo, ho condotto una gestione ordinaria delle attività cimiteriali; sono soltanto temporaneo e fra circa una quindicina di giorni lascerò questo incarico che sto svolgendo contemporaneamente a quello precedente, nell'ufficio fognature. Pertanto non vedo il motivo per il quale possa essere stato preso di mira da parte di qualcuno».
Nonostante il direttore Pantaleo ritenga il contrario, sembra invece che ci possa essere un'unica matrice dolosa dietro ai tre episodi, alquanto anomali, avvenuti tutti nel periodo del suo incarico e nel giro di una ventina di giorni.
Nella notte fra il 19 ed il 20 aprile ignoti si introdussero nel camposanto da un'entrata secondaria, raggiunsero gli uffici amministrativi prelevando due pc, poi ritrovati l'indomani nelle vicinanze del cimitero, contenenti dati sensibili circa pratiche sui defunti. Successivamente, nella mattinata del 28 aprile l'incendio della Fiat Panda, l'auto deldirettore Pantaleo posteggiata in via Giovanni Pasiello, la strada dell'ingresso principale del cimitero.
Infine, lo scorso 5 maggio altra “visita” di ignoti con l'incendio appiccato agli uffici amministrativi che ha provocato danni ad arredi e ai pc.
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