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Coronavirus, al carcere Pietro Cerulli di Trapani negate le visite ai parenti dei reclusi

La protesta all'interno delle carceri raggiunge anche Trapani: attimi di tensione ieri pomeriggio davanti la casa circondariale Pietro Cerulli. Una trentina di familiari di detenuti arrivati per la consueta visita non sono potuti entrare nel carcere a causa del rischio contagio coronavirus. Lo stop è stato disposto dal governo nazionale.

I parenti dei detenuti, così come riporta Laura Spanò in un articolo del Giornale di Sicilia in edicola, hanno protestato davanti al penitenziario e sui muri della struttura hanno affisso: "Diritto per i detenuti anche loro sono umani Covid19" e ancora "Amnistia e indulto per tutti" e infine "Paura coronavirus carceri sovraffollati libertà per tutti".

Mentre fuori i familiari protestavano, la direzione del carcere ha naturalmente invitato gli agenti della Polizia penitenziaria a mantenere l'ordine e la calma, seguendo rigidamente il protocollo che in casi come questo viene attuato a beneficio di quanti vivono all'interno della struttura, sia detenuti, che agenti, oltre agli amministrativi.

L'articolo completo sull'edizione del Giornale di Sicilia in edicola

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