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Segesta, trasferiti i vigili indagati nell'operazione Phimes

Il giorno dopo l'inchiesta dei carabinieri che ha portato alla luce una corruzione sulla gestione del parcheggio a servizio del parco archeologico di Segesta, c'è fibrillazione al Comune di Calatafimi. L'inchiesta ha portato ai domiciliari l'imprenditore Francesco Isca e l'ex Ispettore dei vigili urbani Salvatore Craparotta. Ieri il sindaco Nino Accardo, ha provveduto a spostare i due agenti, Leonardo Accardo e Vito Accardo e il comandante dei vigili Giorgio Collura, raggiunti da avviso di garanzia, in altri settori.

I due sono finiti: uno al 1° settore, l'altro a ragioneria, si sta provvedendo per il comandante. «Questo - dice il sindaco Accardo amareggiato - in attesa di verificare la posizioni di tutti». L'altro quesito sul quale si dovrà lavorare, riguarda la riapertura del parcheggio libero all'interno del parco archeologico.

Il sindaco Accardo sta verificando le competenze del comune, sottolineando, di avere appreso dalla stampa che il suo predecessore, l'ex sindaco Vito Sciortino, raggiunto anche lui da avviso di garanzia, «senza averne titolo ha imposto alla direzione del parco archeologico, mediante l'adozione di un atto a sua firma informale e privo di protocollo di non far parcheggiare veicoli al suo interno».

L'articolo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia

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