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Fornì una dose letale, spacciatore condannato a 7 anni

Le fornì l'eroina con cui poi lei realizzò quel mix di droga che le è stata fatale. Cristian Favara, 42 anni, è stato condannato complessivamente a 7 anni e 4 mesi di reclusione dal giudice monocratico di Trapani, Chiara Badalucco che lo ha riconosciuto colpevole di spaccio e del reato previsto dall'articolo 586 del codice penale che punisce la conseguenza, anche se non voluta, del “delitto” iniziale, in questo caso, purtroppo, la morte.

Il pusher avrebbe fornito la droga a Roberta Oresti, la ragazza non ancora di 24 anni (li avrebbe compiuti il successivo mese di dicembre) che il 26 ottobre del 2016 venne trovata morta nella stanza che aveva riservato per sé nel bed and breakfast “Ciaramira” di via Rocco Solina 2 che da circa un anno e gestiva con un impegno di lavoro scrupoloso, finalizzato ad “una vita normale”.

A scoprirne il cadavere è stato il padre, Ettore, avvocato ex dipendente del Genio civile, che dopo aver cercato invano di contattare la figlia per telefono, si era recato nel B&B che era stato chiuso al pubblico dopo la stagione estiva. Inutile ogni tentativo di soccorso.

L'articolo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia

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