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Pendrive esplosiva in procura a Trapani, chiesti 9 anni e 6 mesi per un ingegnere palermitano

Chiesta la condanna a 9 anni e sei mesi per l’Unabomber di Pantelleria, accusato di aver confezionato la pendrive esplosa negli uffici della procura di Trapani nell’ottobre 2018. Si tratta di Roberto Sparacio, ingegnere palermitano che - secondo l’accusa - attraverso degli episodi intimidatori cercava di scoraggiare i suoi creditori.

L’uomo è accusato di minacce aggravate, di lesioni gravissime, di tentata estorsione, di fabbricazione, commercio e detenzione di materiale esplosivo e di addestramento a preparare esplosivi, per l’invio di una pen drive, prima recapitata all’avvocato trapanese Monica Maragno e poi consegnata alla Procura, fino all’apertura da parte dell’ufficiale di pg Gianni Aceto, rimasto gravemente ferito dall’esplosione. Per questo il pm Francesca Urbani ha chiesto al gup Emanuele Cersosimo la condanna a 9 anni e sei mesi, oltre che una multa di tremila euro e la sorveglianza speciale per tre anni dopo la scarcerazione.

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