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Delitto Bose senza colpevoli, confermata l'assoluzione

Assolto anche in appello il lavapiatti Alessandro Bulgarella dall'accusa di avere strangolato la prostituta Uwadia Bose nell'antivigilia di Natale del 2013. Il pubblico ministero Franco Belvisi ne aveva chiesto la condanna a complessivi 25 anni di reclusione: 22 per l'omicidio e 3 in continuazione per rapina, sostenendo, appunto, che la prostituta sarebbe stata strangolata nel contesto di una rapina.

L'omicidio sarebbe avvenuto a Trapani ed il cadavere, per sviare le indagini, sarebbe stato trasportato a Custonaci e abbandonato nei pressi del cimitero, dietro un chiosco di fiori. Belvisi, sostituto procuratore della Repubblica di Trapani, ha svolto la sua requisitoria nell'arco di due udienze e, per sostenere la colpevolezza di Bulgarella anche in secondo grado di giudizio, aveva chiesto ed ottenuto di essere applicato alla Procura generale di Palermo.

Era stato, infatti, il rappresentante della pubblica accusa anche nel processo svoltosi davanti alla Corte di Assise di Trapani (presidente Angelo Pellino, a latere Samuele Corso) e conclusosi il 16 maggio del 2017 con l'assoluzione del lavapiatti per il quale aveva chiesto la stessa condanna a 25 anni.

L'articolo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia

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