Risarcito con sentenza del giudice di pace di Trapani e provvedimento del Tribunale di Palermo, in funzione di «Giudice dell'esecuzione», un condominio del Comune di Erice per «danno patrimoniale da inquinamento» subìto a causa dell’EAS. Il condominio aveva ricevuto una diffida di pagamento per alcune fatture risalenti agli anni 2015 e 2016 non pagate. In quel periodo, però, la zona di «Raganzili» era soggetta ad inquinamento, tant’è che da parte dell’amministrazione comunale erano state emesse delle ordinanze di divieto di utilizzo da parte dell'acqua e gli stessi condòmini avevano sostenuto diverse spese, per pulizia di cisterne e filtri, analisi batteriologiche del liquido che arrivava nelle loro case e per l’acquisto di acqua da ditte private. Il costo complessivo era stato di circa 4.000 euro e per di più il gestore del servizio idrico, l’Ente Acquedotti Siciliani, avrebbe preteso il pagamento delle fatture insolute. Pertanto i condòmini si sono rivolti all' avvocato Vincenzo Maltese che ha citato in giudizio l’EAS davanti al Giudice di Pace chiedendo non solo l'annullamento. L'articolo completo nell'edizione del Giornale di Sicilia di oggi.