L’ospedale di Castelvetrano verrà declassato e perderà una serie di reparti di eccellenza. Il nosocomio castelvetranese abbraccia l’intera Valle del Belice, coprendo un’utenza proveniente da due province, Trapani e Agrigento. Un fatto grave che ha portato il comitato “Orgoglio Castelvetranese” a presentare un ricorso al piano introdotto dall’assessore regionale Razza. Nelle ultime settimane anche l’amministrazione comunale si è posta in prima linea per difendere la struttura ospedaliera e proprio mercoledì è stato indetto un consiglio comunale straordinario dal quale è stato approvato all’unanimità un documento, dove si richiede una deroga al decreto Balduzzi, vista anche la posizione geografica e strategica dell’ospedale che abbraccia un’utenza di oltre 100 mila persone.
A breve, ha fatto sapere il sindaco Enzo Alfano - verrà organizzata una grossa manifestazione, dove verrà coinvolta la popolazione della Valle del Belice. “ Occorre anche ricordare - hanno spiegato durante il consiglio comunale - che il presidio ospedaliero di Castelvetrano è stato progettato e costruito per servire un territorio ad alto rischio sismico, classificato come zona sismica di secondo grado, per cui appare inopportuno - si legge nel documento - che un piano sanitario colpisca deliberatamente questo territorio ed un presidio sanitario indispensabile”
“ Noi di “Orgoglio Castelvetranese” - ha detto il vice - presidente Franco Messina - in riferimento agli ultimi sviluppi che riguardano il declassamento dell’ospedale, non possiamo non ricordare come in tempi non sospetti e sfidando anche le posizioni di alcuni ambienti della politica locale, non solo siamo stati tra i primi a individuare il pericolo insito nel piano Razza, ma abbiamo anche studiato i termini della questione e formalizzato un ricorso gerarchico articolato e specifico. Una lotta di oltre un anno, dopo una raccolta di ben 9.000 firme di cittadini belicini, un’assemblea cittadina ripresa da Radio Radicale e un paio di cortei. Chiediamo il sacrosanto diritto alla salute delle popolazioni belicine di cui fin ora il nostro Ospedale è stato valido presidio”.
In seguito alla riforma, verranno a mancare reparti di grande prestigio e qualità che hanno garantito un’assistenza di primissimo ordine. Uno dei reparti fiore all’occhiello della struttura ospedaliera, è chirurgia generale. I dati parlano chiaro, dal 2011 ad oggi, sono stati circa 10.000 gli interventi effettuati, anche e soprattutto d’urgenza. Un ospedale che geograficamente si trova in un punto strategico, in quanto servito da vie di comunicazione che collegano facilmente Castelvetrano con vari paesi dell’hinterland e località balneari rinomate. Negli anni, a causa dell’intenso traffico, sono stati numerosi i sinistri stradali, qualcuno ha perso la vita, altri sono stati salvati in extremis grazie al reparto di chirurgia, che ha accolto persone con gravi traumi addominali che non avrebbero potuto raggiungere altri nosocomi e che quindi avrebbero perso la vita per le gravissime emorragie addominali.
Sono tanti i paesi che si appoggiano al nosocomio “Vittorio Emanuele II”, anche dalla provincia di Agrigento, come da Menfi, Sciacca, Montevago, Santa Margherita di Belice, Montevago, Sambuca e Ribera e che quotidianamente si recano nei vari reparti che offre la struttura. Tra gli interventi complessi, quelli per tumori anche avanzati dello stomaco e del colon. Tra i reparti che verranno a mancare, ci sarà anche rianimazione, l’unico che può assistere sia dializzati, che persone affette da malattie infettive. Nel 2103, sono stati spesi quasi 4 milioni di euro per questo reparto, che verrà trasferito a Mazara del Vallo. “ Faremo una grande battaglia - concludono dal comitato “Orgoglio castelvetranese”, non permetteremo che una struttura cosi importante ci venga strappata letteralmente dalle mani”.
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