Sono stati riscontrati diversi illeciti nel locale di San Vito Lo Capo in cui una turista milanese di 60 anni qualche giorno fa ha mangiato il tonno e si è sentita male per sindrome sgombroide (intossicazione da istamina). Ieri i carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Palermo e della Stazione di San Vito Lo Capo, con la collaborazione del personale veterinario del Dipartimento di Prevenzione dell’A.S.P. di Trapani, hanno eseguito i controlli.
Sotto il profilo amministrativo, è stata riscontrata la non corretta attuazione del piano di autocontrollo, l’uso abusivo di un locale deposito per alimenti di cui è stata disposta la chiusura e varie inadeguatezze strutturali. Per tutto ciò sono state elevate sanzioni amministrative pari a 5 mila euro.
Sotto il profilo penale, invece, sono stati trovati, nei congelatori, alimenti mantenuti in cattivo stato di conservazione, per cui i militari hanno proceduto al sequestro penale di circa 16 chili di calamari, pesce spada, gamberoni, merluzzi.
L’intero quantitativo di tonno pinna gialla trovato è stato oggetto di campionamento ufficiale per le successive analisi di laboratorio, che saranno svolte a cura dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Palermo.
Il legale responsabile del ristorante è stato deferito per somministrazione di sostanze alimentari nocive e detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani.
I carabinieri hanno, inoltre, avviato le procedure di segnalazione all’Asp di Trapani la quale determinerà i provvedimenti di competenza per quanto riguarda le violazioni di tipo amministrativo.
Caricamento commenti
Commenta la notizia