Si è svolta ieri la prima udienza del processo che per truffa aggravata all'Inps e falso ideologico indennità di disoccupazione secondo l'accusa «non dovute» perché ottenute con «raggiri» vede imputate 41 persone, quasi tutte marsalesi. L'ammontare della truffa all'Inps è stato valutato in circa 268 mila euro ed è stata contestata anche la recidiva. Alla sbarra sono alcuni imprenditori e loro dipendenti (almeno sulla carta), che in concorso avrebbero chiesto e ottenuto indennità di disoccupazione, per l'accusa non dovute, tra 600 e 12 mila euro ciascuno. L'articolo completo di Antonio Pizzo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia di oggi.