Chiesto il giudizio immediato per Paolo Arata e per il figlio Francesco Paolo, ma anche per i presunti soci in affari il «re dell'eolico» Vito Nicastri, ritenuto vicino ad ambienti mafiosi, e il figlio Manlio, insieme a un loro presunto prestanome, Antonello Barbieri.
A processo, insieme a loro, andranno anche e Alberto Tinnirello e Giacomo Causarano, rispettivamente dirigente e funzionario dell'assessorato regionale all'Energia. Il dibattimento inizierà il 18 dicembre davanti alla seconda sezione del Tribunale. Le accuse sono intestazione fittizia di beni, corruzione e autoriciclaggio.
L'articolo completo di Sandra Figliuolo nell'edizione del Giornale di Sicilia di oggi.
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