"Quella coltellata all'addome non fu inferta con lo scopo di uccidere". E' quanto ha sostanzialmente sentenziato, ieri pomeriggio, il Tribunale di Marsala (presidente del collegio: Alessandra Camassa, giudici a latere Iole Moricca e Francesco Paolo Pizzo) derubricando, per il 32enne castelvetranese Fabio Vito Circello, l'imputazione di tentato omicidio nella meno grave accusa di lesioni personali.
Di fatto, assolvendo Circello dall'accusa più grave: quella di tentato omicidio. Ma, giudicandolo colpevole, oltre che di lesioni in danno del 32enne campobellese Maurizio Bongiovanni, anche di uso di coltello e sequestro di persona e lesioni in danno di un romeno, Pietro Iacob, che secondo l'iniziale accusa sarebbe stato portato in un luogo isolato, picchiato e rapinato del telefono cellulare, lo ha condannato a quattro anni e un mese di reclusione.
Fabio Vito Circello è stato, inoltre, assolto pure dalle accuse di rapina in danno del romeno Iacob, come chiesto anche dallo stesso pubblico ministero Niccolò Volpe, e da porto illegale di arma in luogo pubblico.
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