"Non mi riconosco in quello che è stato raccontato in aula. Io con la mafia non c'entro niente". Queste le dichiarazioni rilasciate da Vito Nicastri, imprenditore alcamese - accusato dalla procura di Palermo del reato di associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni - alla corte presieduta dal giudice Lo Presti. Parole che seguono l'esame del collaboratore di giustizia Filippo Bisconti. Bisconti ha accusato Nicastri di "essere nelle mani" della mafia. Nicastri si è difeso dicendo di non aver mai sentito i nomi fatti fa Bisconti e di essersi sempre occupato della prima fase di sviluppo degli impianti eolici. L'articolo di Giorgio Mannino nell'edizione di oggi del Giornale di Sicilia