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Mafia nel Trapanese, dopo l'arresto di Ruggirello scattati i controlli all'Ars

Dopo l'arresto per associazione mafiosa dell'ex deputato regionale Paolo Ruggirello, i carabinieri si sono recati martedì scorso a Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento siciliano, dove hanno acquisito alcuni documenti negli uffici amministrativi. Ruggirello per otto anni è stato membro del Collegio dei questori, organismo che valuta le spese dell'Assemblea.

E non mancano i retroscena dell'inchiesta che ha portato a Trapani all'arresto di 25 persone tra cui  l'ex deputato regionale Ruggirello, accusato di associazione mafiosa. Tra i tanti - come riporta l'edizione del Giornale di Sicilia oggi in edicola - c'è quello legato ad un viaggio-missione comunicato all'Ars, nel 2016, nelle zone terremotate. Ruggirello, invece, si recò alla Leopolda di Firenze.

Intanto fanno discutere le polemiche scatenate da un post su Facebook da don Michele Crociata, prete di Castellammare del Golfo (Trapani): "I precedenti insegnano che tutte queste retate pubblicitarie alla fine si squagliano almeno all'80%, ha scritto in riferimento al blitz Scrigno. Il parroco lo scorso mese - sempre attraverso i social - scrisse un post su Don Ciotti, invitandolo a "fare il prete invece di andare a fare il politico" e svelando di incontrarsi con il boss castellammarese Mariano Saracino "per indurlo a un ripensamento".

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