Una crisi senza fine, una caduta inarrestabile. Il settore dell'edilizia in provincia non riesce a risollevarsi ed a testimoniarlo sono, impietosi, i numeri. Lo scorso anno sono state 160 le aziende a chiudere i battenti, con una contrazione di circa 400 lavoratori.
A lanciare l'allarme, fornendo i dati della cassa edile, è la Fillea Cgil che fornisce una fotografia impietosa dello stato di crisi profonda che vive l'intero settore, caratterizzato da imprese che chiudono i battenti, da lavoratori che restano disoccupati e dalla massa salariale che diminuisce, a fronte di un numero di infortuni sul lavoro che non si arresta.Se al 31 dicembre 2017 nel Trapanese le imprese attive erano 1.406, ad un anno di distanza sono scese a 1.246, con un calo dell'11,48.
A parlare di una “situazione drammatica” è il segretario provinciale della Fillea Cgil di Trapani Enzo Palmeri. “Il settore - dice - è in caduta libera. Chiediamo maggiori controlli nei cantieri per contrastare il lavoro nero e irregolare e per prevenire gli infortuni sul lavoro che hanno assunto dimensioni preoccupanti, considerato anche che una parte di essi non viene denunciata proprio perché a essere coinvolti sono lavoratori irregolari”.
L’articolo nell’edizione di Trapani del Giornale di Sicilia