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Pantelleria, avviato il monitoraggio dei conigli selvatici

"Viticoltura eroica", festival a Pantelleria

Il coniglio selvatico è sempre il pericolo numero uno per l’agricoltura di Pantelleria. In primavera, nei terreni adiacenti i boschi i conigli distruggono a volte il raccolto perché mangiano le foglie dei teneri germogli dell’alberello pantesco, la vite di uva zibibbo dichiarata dall’Unesco Patrimonio immateriale dell’Umanità.

Per questo motivo l’Ente Parco Nazionale di Pantelleria sta studiando un percorso di monitoraggio del coniglio selvatico. È stato avviato uno studio scientifico fatto dal professore Mario Lo Valvo e dal suo team, dell’Università di Palermo. «Da questo lavoro scientifico – dice il Direttore del Parco Antonio Parrinello - , con la presenza attiva dell’Ispra, (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che svolge funzioni di controllo e supporto al Ministero dell’Ambiente, il Parco intende avviare il monitoraggio del fenomeno ed approntare le eventuali soluzioni necessarie per riportare in equilibrio la popolazione del coniglio selvatico, avvalendosi degli strumenti più idonei d’intervento all’interno delle aree protette».

L'articolo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia

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