Un presepe «provocatorio», quello realizzato dal Don Meli nella Chiesa di Santa Lucia a Castelvetrano, dove al posto del Bambin Gesù, nella culla campeggia un bigliettino con la scritta: «decreto sicurezza», mentre al posto di un pastorello un’altra frase: «Per la mia sicurezza sono espatriato».
Cosi come Gesù, Giuseppe e Maria fuggirono da chi li perseguitava, destinatario dell'immagine è il «persecutore» identificato nel ministro Salvini che, con il Decreto sicurezza, darebbe secondo Don Meli un schiaffo ai principi cardine di integrazione e accoglienza alla base della società civile.
Don Meli, schierandosi sempre a favore delle politiche di accoglienza, ha per questo, in una sorta di messaggio indiretto di protesta, deciso di offrire un bambinello Gesù dalla pelle nera. Il piccolo Gesù è stato collocato in una posizione differente della Chiesa rispetto alla sua classica culla.
L'articolo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia