MAZARA. Due pescherecci di Mazara del Vallo, "Aliseo" e "Anna Madre", sono stati assaltati da un'imbarcazione al largo di Zarsis, al confine tra la Libia e la Tunisia, in acque internazionali.
Fonti qualificate interpellate a Roma hanno confermato l'attacco da parte, probabilmente, di una motovedetta tunisina che voleva imporre l'attracco delle due unità italiane in un porto di quel Paese per controlli sulle attività di pesca. Sarebbero stati sparati dall'equipaggio tunisino anche colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio.
Scattato l'allarme, un elicottero della Marina militare italiana si è alzato in volo da una nave che si trovava nell'area ed ha compiuto una serie di manovre dissuasive, inducendo il mezzo tunisino a desistere dall'attacco ai pescherecci italiani e a invertire la rotta, allontanandosi dai due motopesca. Non risulta alle stesse fonti qualificate - rispetto alle prime ricostruzioni giornalistiche - che altri mezzi tunisini siano intervenuti in difesa dei due pescherecci di Mazara del Vallo.
L'episodio, avvenuto ieri sera all'imbrunire, sarebbe legato alla cosiddetta "guerra del pesce", anche se si inserisce nel clima di tensione che accompagna la missione italiana in Libia per fronteggiare l'emergenza immigrazione.
"Esprimo grande apprezzamento - ha dichiarato il presidente del Distretto della Pesca Giovanni Tumbiolo - per l'azione sinergica ed operativa del ministero degli Affari esteri italiano e dell'Ambasciata
italiana a Tunisi, della Marina militare italiana e della Marina militare tunisina. Tuttavia - ha aggiunto - registriamo indignazione e sgomento per quanto accaduto, un ulteriore episodio di una guerra del pesce che dura da oltre 50 anni e mette a repentaglio l'incolumità dei nostri pescatori".
L' "Aliseo", uno dei due motopesca assaltati ieri sera al largo di Zarsis, è un'imbarcazione di 35 metri con una stazza di 225 tonnellate, ristrutturata quattro anni fa con un investimento da 700mila euro circa. Proprietaria del motopesca è la società mazarese "Gilias" acronimo degli armatori mazaresi Giacalone, Lisma ed Asaro. Questi ultimi erano già proprietari del peschereccio che quando fu varato per la prima volta nel 1982 rappresentava il mezzo più all'avanguardia della marineria mazarese. Alla cerimonia del varo della imbarcazione appena ristrutturata, nel luglio 2013, intervenne anche il Governatore Rosario Crocetta.
L'Aliseo nel '99 speronò a 50 miglia a Sud di Lampedusa un altro peschereccio mazarese ''Alessandro Asaro'' con 11 uomini d'equipaggio, che affondò in 20 minuti. L'equipaggio venne tratto in salvo dall'Aliseo. Non ci furono feriti.
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