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Omicidio Lombardo, indagati non parlano davanti al Gup

PARTANNA.  Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Giuseppe Genna e Rosario Scalia accusati dell'omicidio di Salvatore Lombardo, un delitto che era destinato a diventare un cold case e che invece negli ultimi due anni è stato risolto grazie alle indagini di carabinieri e polizia, con il supporto dello Sco e del Ros, coordinate dalla Dda di Palermo. I due, secondo gli inquirenti, avrebbero fornito l'auto e un supporto logistico per l'omicidio. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Francesco Grassi e Carlo Marzella.

Lombardo venne ucciso nel 2009 a Partanna perché rubò il furgone del supermercato del presunto boss Domenico Scimonelli, legato a Matteo Messina Denaro, è sotto processo davanti alla Corte d'Assise di Trapani. Ad aprile sono stati condannati in primo grado, a 16 anni di carcere, Nicolò Nicolosi e Attilio Fogazza, del Trapanese. Sono gli esecutori materiali. A sparare sarebbe stato il primo, mentre il secondo sarebbe stato alla guida dell'auto, una Volkswagen Polo, con cui fu raggiunta la vittima. Entrambi, alcuni mesi dopo l'arresto, hanno deciso di iniziare a collaborare con la giustizia e hanno confessato l'omicidio.

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