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Valle del Belice, la ricostruzione infinita vale 350 milioni

TRAPANI. Quello che il prossimo 15 gennaio la Valle del Belice si accinge a commemorare sarà un anniversario amaro. Triste. Del terremoto del 1968 rimangono i ricordi, le ferite, i lutti e una pagina ancora non chiusa, quella della ricostruzione.

Un interminabile capitolo che stenta a chiudersi: da un lato i Comuni che pretendono gli ultimi milioni di euro per completare opere pubbliche e somme da destinare all’edilizia privata e, dall’altro, le casse magre dello Stato.

Un braccio di ferro durato decenni e per tante campagne elettorali. Le visite istituzionali sul territorio hanno richiamato l’attenzione nazionale sulla «questione Belice»: dapprima Fausto Bertinotti, presidente della Camera, poi Giorgio Napolitano da presidente della Repubblica. Dai territori feriti e ricostruiti si è levato, in quelle occasioni, l’appello a far presto per completare la ricostruzione. Ogni passo che si è fatto è sembrato una maratona.

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